In tema di valutazione psicologica riferita all’affido, il consulente tecnico di ufficio, in base al quesito specifico del giudice, dovrà preoccuparsi di diversi aspetti: le capacità genitoriali, i bisogni psicologici e di sviluppo del minore e l’idoneità genitoriale che ne consegue.
Lo psicologo, come professionista specializzato, dovrà mantenere totale obiettività e imparzialità. La coppia separata o divorziata, nel rispetto dei minori coinvolti, dovrà condividere un progetto genitoriale comune, nel contesto di una nuova situazione familiare, tracciando dei confini tra ruolo genitoriale e quello matrimoniale Tenuto conto che, per presenza dei figli, gli ex-coniugi devono mantentere la funzione di genitore organizzando e gestendo l'affidamento in modo da evitare che eventuali conflittualità e strumentalizzazioni influiscano nella relazione con i figli, indipendentemente dalla metodologia utilizzata, ci sono requisiti minimi che una consulenza in materia di affido dovrebbe comprendere: 1) Aspetti fisici: come ognuno dei genitori ha preparato un contesto fisico in grado di accogliere il minore e garantire sicurezza, gradevolezza e un buon livello di stimolazione culturale; 2) Aspetti emozionali e sociali: come ogni genitore si occupa della cura psicologica dei figli, come si preoccupa dell'aspetto emotivo-affettivo considerandoli una identità autonoma; 3) Aspetti intellettuali: in che modo ogni genitore ha fornito stimoli intellettuali e culturali ai figli; 4) Aspetti ambientali: come viene gestito l'ambiente sociale e fisico in cui il figlio potrebbe vivere (compreso il contesto scolastico). La tecnica della perizia comprenderà il rilevamento di dati relativi agli individui coinvolti, in modo attento, scrupoloso, in totale rispetto del segreto professionale e della privacy, e la osservazione di relazioni tra le persone coinvolte e il contesto sociale specifico. Nella relazione che redigerà, il consulente espliciterà chiaramente il modello teorico di riferimento e le metodologie utilizzate, così da offrire la possibilità di valutare criticamente l'elaborato. Le informazioni saranno archiviate e disponibili alle parti, ad altri consulenti e alle Autorità giudiziaria. Lo Psicologo utilizza diversi metodi di raccolta dati e controlla che essi siano supportati a livello di ricerca scientifica. L'efficacia dei genitori è sempre collegata con caratteristiche, personalità, opportunità, motivazione, risorse e conoscenza del figlio. Di seguito le diverse modalità di affidamento: a) Individuale, al padre o alla madre; b) Alternativo, un tempo con l'uno e con l'altro; c) Scisso, un figlio con il padre e l'altro con la madre; d) Congiunto, in cui le responsabilità decisionali e parentali sono attribuite ad entrambi i coniugi; e) Condiviso, dove l'obiettivo è condividere il ruolo genitoriale, anche dopo la separazione. Ogni modalità andrà calata all'interno delle relazioni implicate nel caso specifico e potrà rivelarsi opportuna in base a quanto valutato con gli strumenti a disposizione. Dovrà essere individuata la soluzione ideale, che consente di evitare la strumentalizzazione dei figli, in modo che i minori abbiano la opportunità di ricevere da entrambi i genitori un significativo apporto educativo nell'ottica di un buon spirito di collaborazione. L'affidamento congiunto, ad esempio, considera l’affido ad entrambi i genitori come soluzione prioritaria su quella di un affidamento monogenitoriale. E' una possibilità di essere genitori “separatamente, ma insieme (Sesta, 2006). La nuova legge in tema di affido impone, come priorità di scelta, la opportunità che i minori restino affidati ad entrambi i genitori. Dott.ssa Maria Laura Battistini Psicologa Tel. 348-1366218 E-mail [email protected]
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Praticare ostruzionismo vuol dire chiudere la comunicazione e ripiegarsi su se stessi. Spesso un partner cerca di comunicare e l’altro non prende in considerazione le sue richieste, le ignora e tutto ciò diventa esasperante, genera impotenza. Purtroppo ignorare e negare il conflitto non porta a nulla. Le ricerche ci dicono che non rispondere alla comunicazione provoca un senso di minaccia maggiore rispetto ad una critica esplicita. Questo innesca una serie di meccanismi per cui cerco di portare l’altro a reagire, punzecchiandolo, perché questo è l’unico modo per sapere di esistere per lui/lei. La comunicazione emotiva e’ fondamentale. Gottman ha osservato che se questa si interrompe da molto tempo, e’ davvero difficile ristabilirla. Sostanzialmente: meglio litigare, che non comunicare per niente Il punto centrale di tutto e’ sempre la #comunicazione. Dott.ssa Battistini Maria Laura Psicologa Tel.348.1366218 E-mail: [email protected] Guest Post di Maria Laura Battistini sul blog “Diario di una vita sincerologa” http://diariodiunavitasincerologa.it/lansia-e-la-gestione-della-coppia-nella-procreazione-medicalmente-assistita-guest-post-di-maria-laura-battistini/
La procreazione medicalmente assistita rappresenta una sfida evolutiva per la coppia che richiede equilibri nuovi. L'accettazione della infertilità passa attraverso ad un adattamento e una integrazione nella propria identità di elementi nuovi. La coppia rappresenta una identità ulteriore rispetto a quella del singolo, in quanto è diversa dalla somma delle sue parti, con difficoltà, risorse, strumenti differenti in base al percorso precedente e in base alla resilienza che non risiede solo nei singoli ma nella capacità di condividere e fare fronte insieme a cambiamenti, fonti di stress e ansie. Le relazioni che si adattano alla nuova situazione sono quelle in cui è possibile un adattamento da parte di ciascuno, o di almeno uno dei due partner, fra le proprie immagini interne e la personalità reale dell'altro, e in cui c'è una reciproca valorizzazione, una volontà di scambio e di ri-sintonizzazione rispetto ai nuovi bisogni emersi. Nelle relazioni che smettono di funzionare spesso il rapporto è una forma di difesa per controllare aspetti di angoscia, ansia, difficoltà. Altro aspetto fondamentale è chiedersi se siete in una relazione genitore-figlio/figlio-genitore o paritetica. E' importante una condivisione di intenti che consenta una reciprocità, piuttosto che uno sbilanciamento all'interno del quale un partner sente di dovere guidare, di sapere cosa è bene e di "trascinare" l'altro all'interno di un percorso. Ogni membro della coppia deve essere consapevole dei progetti condivisi e collaborante. L'ansia di un membro o di entrambi i membri spesso è legata a credenze e rappresentazioni irrazionali, che non ci consentono di vivere in modo "mindful", nel qui ed ora, rimanendo grati di quello che già si possiede e non proiettandoci solo nel futuro, sugli aspetti mancanti. Le convinzioni irrazionali legate all’ansia hanno origine biologico-sociale. Il nostro preoccuparci eccessivamente a livello evoluzionistico ci consentiva di uscire dai pericoli e sopravvivere. [continua nei commenti] A livello sociale invece impariamo certe modalità dai genitori e dalla società, osservandole e facendole nostre per essere “abbastanza”. La consapevolezza di questi meccanismi è molto importante per il cambiamento. Come possiamo fare per stemperare la nostra ansia e scardinare le convinzioni irrazionali? Per prima cosa dobbiamo riconoscerle. Diventiamo consapevoli dei nostri pensieri: possiamo anche metterli nero su bianco. Una volta individuati dobbiamo contrastarli e scardinarli, metterli in discussione. Siamo davvero sicuri che se non avremo un bambino a breve termine tutti ci giudicheranno? Siamo davvero sicuri che la nostra soddisfazione passi solo attraverso il diventare genitori? Alcuni pensieri vanno contro la realtà sociale e non rispecchiano davvero i fatti della vita, in più ci fanno solo male. Vanno contro la pragmatica e la logica; contengono le parole “devo” o “devo assolutamente”. Per liberarsi da certe idee irrazionali e osservare realmente il nostro sentire è importante condividere e comunicare all'interno della coppia, anche a livello emotivo, comunicare esattamente i nostri bisogni e cosa può fare il partner per supportarci. Quali sentimenti ci attraversano? Quali sono le risorse emotive che dobbiamo mettere in campo? Dove l'altro può effettivamente aiutarmi, e dove, invece, devo imparare a lasciare andare e proteggermi? Solo attraverso la consapevolezza e la condivisione possiamo lasciare andare certe paure e angosce, accettandole così come sono, passandoci attraverso, nella certezza che il partner sarà al mio fianco per trasformare, insieme, ogni difficoltà in qualcosa di meraviglioso, ogni salita/sfida in apprendimento, ogni cambiamento in gratitudine per il qui ed ora. Dott.ssa Maria Laura Battistini, Psicologa iscritta all'Albo della Emilia Romagna, n.5014, Facilitatrice Mindfulness e Trainer di Mindful Eating Riceve su appuntamento: tel. 348.1366218 presso Parma e su Skype. e-mail: [email protected], Instagram: @psicologa_battistini, Facebook: Maria Laura Battistini, Psicologa, Formatrice e Facilitatrice Mindfulness , Psicologa, Formatrice e Facilitatrice Mindfulness Sito: https://mlaurabattistini.weebly.com/ Nella nostra pagina Facebook “Tutela Minori e Famiglia B. B. collaborazione professionale” trovate informazioni, eventi, iniziative e link inerenti alla Tutela della Famiglia.
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April 2020
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